Palermo, sul palco il neomelodico arrestato per mafia. "Non sono accuse, penso solo a cantare"

E’ stato scarcerato il 10 giugno, il neomelodico catanese Andrea Zeta, al secolo Filippo Zuccaro, accusato di associazione mafiosa, canta a Palermo.  L'occasione, sabato scorso, è stata il palco del quartiere Borgo Nuovo, periferia ghetto della città, per una festa dedicata alla Madonna delle Grazie (mentre in un'altra periferia, a Brancaccio, si teneva la fiaccolata per don Pino Puglisi, il sacerdote ucciso dai boss nel 1993). Zuccaro, 34 anni, è figlio di uno dei fedelissimi del capomafia Nitto Santapaola, che sta scontando l’ergastolo. In carcere, la squadra mobile di Catania aveva intercettato il padre mentre passava al rampollo alcuni ordini da girare all’esterno. Una volta, Zuccaro junior disse: "Tranquillo papà, lo levo di mezzo dai piedi quando lo dico io". A chi si riferiva? Siamo andati a chiedergli cosa pensa dell'inchiesta dei pm antimafia. Il neomelodico dice: "Non sono accuse, penso solo a cantare, non mi interessa altro". Poi, dopo una domanda su Falcone e Borsellino, il cronista viene allontanato dai gorilla del cantante indagato.
 
Di Salvo Palazzolo e Giorgio Ruta

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